Uno sguardo al Passato e al Futuro

mercoledì, gennaio 14, 2015

Ricordate quando da piccoli vi chiedevano: "Cosa vuoi fare da grande?"

Mentre una voce amica parla di progetti e sogni futuri, questo preciso pensiero mi si fissa nella testa.

La voce amica diventa improvvisamente il sottofondo dei miei pensieri; e un paio di ricordi riaffiorano nella mia mente.

Ricordo una me bambina, che tra i banchi di scuola, quella elementare, disegna dei modelli di abiti. Improponibili.

Allora penso tra me e me: "Ecco! Forse desideravo diventare una stilista!"

Ma il ricordo scema velocemente e la bambina che disegnava tra i banchi di scuola si ritrova catapultata in una sala, ampia ma buia, circondata da specchi. Una di quelle sale col pavimento in legno chiaro. Mi è così familiare.

Ovvio che lo è, ci ho trascorso la maggior parte della mia infanzia e adolescenza in quella scuola di danza.

"Forse allora volevo diventare una ballerina!"

Nah! Tra i miei mille difetti posso, senza alcun dubbio, affermare di avere un pregio: ero e sono sempre stata conscia dei miei limiti e delle mie capacità e ho sempre saputo di non poter diventare né l'una né l'altra.

Sapete che forse io quella domanda non me la sono posta abbastanza spesso?

E sapete qual'è la cosa grave?

Che sono diventata grande. E ancora oggi non so come rispondere a quella domanda.

Io non so chi voglio essere.

So solo cosa voglio.

Voglio vedere gli alberi di ciliegio in fiore in Giappone.

Voglio vedere il tramonto dalla cima dell'Empire State Building, a New York. E dalla cima dell'Empire voglio vedere la skyline della città colorarsi prima di arancio. Poi illuminarsi, completamente, nel buio pesto della notte.

Voglio passeggiare nella notte parigina, di fianco alla Senna, mentre in lontananza si erge in tutta la sua magnificenza la Torre Eiffel. Mentre se ne resta li ferma, immobile. E ad ogni mio passo le sue dimensione cambiano. Ad ogni mio passo diventa sempre più imponente.

Voglio nuotare in quella immensa distesa d'acqua azzurro/ghiaccio che è il mare delle Maldive.

Voglio ascoltare musica jazz, lì dove la musica jazz è nata e si è sviluppata. Nel quartiere francese di New Orleans.

Voglio vedere le cascate dell'Iguazù in Argentina, e perché no imparare anche a ballare il tango.

Voglio vedere il mondo attraverso i miei occhi e non attraverso delle foto. Che mica dietro all'obiettivo che ha immortalato quei luoghi e quegli attimi, c'erano i miei di occhi.

Voglio scoprire. Imparare.

Voglio emozionarmi, perché questa è l'unica cosa che da un senso alla vita. Le emozioni.

Voglio provare, almeno, ad essere felice. Perché io mica sono poi così convinta che la felicità sia così effimera come voleva farci credere Schopenhauer.

Voglio, anzi vorrei, condividere i miei sogni con qualcuno che amo.

Che la solitudine, si sa, non è mai stata una buona idea per me.

E mentre la mia mente divaga e viaggia, quasi fosse un' entità autonoma e indipendente, la voce amica mi riporta alla realtà.

Dall'altro capo del divano è seduta una cara amica. Ha terminato il suo discorso. Mi fissa.

Annuisco. Sorrido. Mi sento in colpa. Non ho ascoltato una parola di quello che ha detto.

Per farmi perdonare le preparo una tazza di tea.













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7 commenti

  1. Grazie franci, queste però sono prese da internet, ho solo il merito di averle scelte.
    Se vuoi vedere qualcosa scattato da noi, ti consiglio di dare un'occhiata ai post: cenone di capodanno, 7 giorni nella grande mela e vieni con me a Londra. Un abbraccio. Grazie del commento.

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  2. Io so cosa vorrei fare da grande, più altre cose tutte ben definite (è già qualcosa, credo) ma, al momento, non posso realizzarle completamente... e la cosa mi deprime. Non siamo mai contente. :P

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  3. Non sappiamo mai cosa ci riserva la vita.. Non demordere! :)

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  4. Bellissimo articolo!!!!
    Sembrano pensieri rubati alla mia mente e neanche so chi tu possa essere, ma leggere "E ancora oggi non so come rispondere a quella domanda. Io non so chi voglio essere. So solo cosa voglio." mi ha fatto sorridere e sentire come se non fossi l'unica a non ricordare o a non aver mai avuto quella decisione che contraddistingue i tanti.
    CIao!!

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  5. Grazie mille. Non sai quanto mi faccia piacere leggere queste parole. Mi fa piacere sapere che le mie parole sono condivise e sentite anche da altri. Grazie di essere passata e grazie di aver lasciato questo commento.
    Un abbraccio.

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