UnDiarioPerDueSorelle: febbraio 2016

Gnocchi - Ricette di famiglia

lunedì, febbraio 22, 2016

Plumcake con Sorpresa - Buon San Valentino

sabato, febbraio 13, 2016

Si narra che nel lontano IV secolo Valentino - lo stesso che di li a poco sarebbe diventato Santo - grazie alla fede riuscì, miracolosamente, a restituire la vista alla donna amata.
Riuscì attraverso la fede e l'amore a compiere un miracolo.
Un miracolo d'amore.
Il loro amore fu però sfortunato, i due amanti furono infatti separati e l'ultimo legame di questa storia è rappresentato da una lettera indirizzata alla fanciulla firmata "dal vostro Valentino".
Il motivo per il quale vi racconto questa leggenda è evidente: manca un solo giorno a San Valentino.
La festa degli innamorati o la festa dell'amore, come preferisco chiamarla io, perché mi piace pensare che l'amore tra amanti non sia l'unico amore degno di essere celebrato.
Ed è così che quest'anno anch'io, single cronica, festeggio San Valentino e lo faccio nel mio piccolo preparando una dolcissima colazione per le persone che amo, che si sa che cucinare è esso stesso un atto d'amore.

Ingredienti

4 uova e 1 tuorlo
1 vasetto e mezzo di yogurt bianco dolce (da 125 gr)
3 vasetti di zucchero
4 vasetti di farina 00
1 vasetto e mezzo di olio di mais
1 cucchiaino di essenza di vaniglia o una bustina di vanillina
1 bustina e mezzo di lievito p.d.a
3 cucchiai di cacao amaro

Procedimento

Montate insieme in una planetaria o con un frullino elettrico le uova e lo zucchero finché non risulterà un composto bianco e spumoso. Unite ora l'essenza di vaniglia.
Aggiungete lo yogurt e l'olio continuando a montare.
Unite delicatamente la farina e il lievito setacciati per evitare che si formino dei grumi.
Versate 3/4 dell'impasto in una terrina e copritelo con della pellicola alimentare trasparente.
Nel restante impasto unite il cacao amaro setacciato.
Preriscaldate il forno a 180°.
Foderate con della carta forno una leccarda e versateci l'impasto al cacao, con un coltello o un leccapentole stendetelo in maniera uniforme.
Infornate ora per 12/14 minuti finché non sarà cotto, mi raccomando fate sempre la prova stecchino prima di sfornarlo.
Lasciate raffreddare completamente e ricavare tanti cuori con un tagliabiscotti.
Imburrate e infarinate uno stampo da plumcake e versateci un dito di impasto bianco, aggiungete i cuori in fila indiana, e riempite lo stampo col restante impasto versandone un po' alla volta uniformemente prima a destra poi a sinistra.
Infornate a 180°, forno già caldo, per 30/35 minuti.
Lasciate raffreddare un paio d'ore prima di tagliarlo a fette e servirlo.

Buon San Valentino readers!

Al prossimo post

Il Dolce Del Venerdì

Chiacchiere e Sanguinaccio - Dolcezze Carnevalesche

sabato, febbraio 06, 2016

Ricordo ancora l'eccitazione che da bambina provavo nel rendermi conto che di li a poco, per almeno un giorno, sarei stata un'altra persona.

Una volta una principessa, un'altra una giapponesina, ancora un'altra un'indiana.
La felicità di poter indossare un rossetto, uno smalto, una parrucca buffa.

Adoravo il Carnevale, le feste in famiglia e con gli amici di scuola.

Poi si cresce e se non fosse per le vetrine delle pasticcerie, che si riempiono di chiacchiere e sanguinaccio, dimenticheremmo anche il giorno in cui si celebra questa festività.

Così il modo in cui festeggio il Carnevale è radicalmente cambiato: le ore che da piccola dedicavo a prepararmi sono le ore che adesso trascorro a cucinare i dolci di carnevale tipici campani.

Ingredienti:

per il sanguinaccio:

40 gr di amido
250 gr di zucchero semolato
100 gr di cacao amaro in polvere
1/2 l di latte
100 gr cioccolato fondente
50 gr di burro
1 cucchiaino di cannella
1 bustina di vanillina o 1 cucchiaio di estratto di vaniglia

per le chiacchiere:

160 gr di farina "00"
20 gr di zucchero semolato
1 pizzico di sale
1 uovo
15 gr di burro fuso
un paio di gocce di estratto di limone
1 cucchiaio di liquore beneventano Strega
30 gr di latte intero

Procedimento:

Iniziate preparando l'impasto delle chiacchiere. In una ciotola miscelate insieme la farina, lo zucchero e il sale. Aggiungete l'uovo, il burro fuso raffreddato, l'estratto di limone ed il liquore.
Lavorate l'impasto con una forchetta finché le poveri non avranno assorbito gli ingredienti liquidi e procedete con l'aggiunta del latte.
Iniziate a lavorare l'impasto con le mani e se dovesse risultare particolarmente appiccicoso aggiungete un altro po' di farina. Fatelo riposare a temperatura ambiente in una terrina coperta dalla pellicola trasparente per una 30ina di minuti.
Mentre l'impasto riposa passate alla preparazione del sanguinaccio. In una pentola dai bordi alti miscelate insieme l'amido, il cacao amaro e lo zucchero semolato setacciati.
Aggiungete ora il latte freddo mescolando con una frusta da cucina.
Ponete la pentola sul fuoco lento e sempre girando aggiungete il burro a tocchetti e il cioccolato fondente ridotto a pezzi e portate la crema ad ebollizione.
Dovete continuare a miscelare la crema con la frusta finché questa non si sarà addensata.
Spegnete il fuoco, aggiungete la cannella e la vanillina e lasciate raffreddare prima di travasare il sanguinaccio.
Dividete ora l'impasto delle chiacchiere in più parti e su un piano da lavoro infarinato tirate delle sfoglie molto sottili (come quelle per fare la pasta fresca) e ricavate con una rotella tagliapasta dei quadrati da suddividere in tre parti (lasciando però le estremità dei tagli intatte).
Friggete infine le chiacchiere in abbondante olio di semi caldo in modo che alle chiacchiere si formino le caratteristiche bolle. Per assicurarvi che l'olio sia della temperatura giusta provate a friggere un pezzettino di impasto, se questo sale immediatamente a galla, potete iniziare a cuocere le chiacchiere finché entrambi i lati risulteranno dorati.
Fate raffreddare e cospargete con abbondante zucchero a velo.

Non fatevi spaventare dai numerosi passaggi, vi assicuro che impiegherete più tempo a leggerli che a metterli in atto.

Buon Carnevale readers.

Al prossimo post

Diario di una Mamma

Essere Mamma: Un Lavoro No-Stop

mercoledì, febbraio 03, 2016

Lo so, avevo detto di condividere mese per mese i progressi di mio figlio.
Mi ero ripromessa di dedicare del tempo a me stessa, di continuare a curare il blog che condivido con mia sorella, di sfornare dolci nel week end e ritagliare dei momenti che fossero solo miei e di mio marito.
Ragazze ho fallito.
Non scrivo un post da ormai un tempo imprecisato, non preparo un dolce, che non sia un semplice plumcake da colazione, da mesi.
Il tempo che credevo avrei trascorso con mio marito non esiste e le fottutissime #manicuredimezzanotte - scusate il francesismo - che spopolano su Instagram sono per me un miraggio.
Si perché Instagram mi ha illusa, il social pullula di foto di mamme che hanno mani e capelli perfetti, case super ordinate e bimbi che dormono come angioletti e io quando ero incinta avevo sperato che quella fosse una realtà possibile. Sciocchezze. Per me è pura utopia.
Nel tempo libero scaldo verdure e omogenizzo carne e pesce, ho rivisitato la mia idea di casa ordinata e pulita, avere lo smalto trasparente significa aver fatto la manicure, faccio la doccia tra mezzanotte e l'una, i capelli se ci riesco li asciugo e se stanno bene naturalmente ho avuto culo altrimenti faccio la coda e via. Fare la spesa - rigorosamente da sola - è diventato il mio unico momento di relax e il lavoro rappresenta le mie 4 ore di libertà vigilata, il resto della giornata sono sotto sequestro.
Lorenzo mi tiene letteralmente sotto sequestro.
Lui che è nato con lo sguardo da furbetto e mani e gambe già in movimento per mettere in chiaro le cose. Ha messo le cose in chiaro anche quando tra una poppata e l'altra dormiva per un tempo lunghissimo di 15 minuti.
Ha fatto capire a tutti, compreso il padre, che ero di sua proprietà appropriandosi da subito delle tette e della parte del letto che una volta era di mio marito.
Per rendervi ancora più chiara la situazione vi dico che la notte di capodanno io non vedevo l'ora di andare a letto e lui a 6 mesi suonati faceva baldoria con il resto della famiglia.
Ragazze un mese fa ha iniziato a gattonare e qui non aggiungo altro.
Questo post l'ho scritto in due notti. Notti in cui lui dorme beato accanto a noi e io cerco di dedicare del tempo alle cose che amo fare, come scrivere.
Quando dorme ha un viso da angelo, le guancette rosse, le manine nelle mie, quel profumo di neonato e io dimentico ogni sera la fatica dell'intera giornata.
Si perché basta veramente poco per dimenticare le notti insonni, i mal di schiena, i film che inizio puntualmente tutte le sere e non riesco mai a terminare. Mi basta guardarlo in quegli occhioni dolci e pieni d'amore per rendermi conto di quanto siamo fortunati ad aver ricevuto questo dono, il più bello che si possa ricevere.